Non pensavo di vivere una cosa del genere un giorno.
Quella mattina, uscendo dal lavoro, mi sono diretto come al solito verso la mia auto.
Ma arrivato vicino alla portiera del lato conducente, qualcosa ha subito attirato la mia attenzione: un sottile filo era accuratamente avvolto attorno alla maniglia.
All’inizio ho pensato fosse uno scherzo o una cattiva burla.
Poi mi ha attraversato una strana sensazione — un misto di preoccupazione e diffidenza. Non avevo mai visto nulla del genere prima. E soprattutto… perché sulla mia auto?
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Mi sono ricordato di storie sentite qua e là, di video condivisi sui social, dove persone parlavano di questo tipo di pratica.
Pare che alcuni usino fili o nastri per distrarre i guidatori — costringerli a restare fermi per un momento, concentrati su quell’oggetto attaccato, mentre qualcuno si avvicina di nascosto…
Forse per rubare. Forse per qualcosa di peggio.
Riflettendoci, quel filo non era casuale. Era sottile, resistente e difficile da togliere rapidamente.
Proprio quello che serve per rallentare una persona, isolarla per un attimo. E mentre cerca di staccarlo, abbassa la guardia, non guarda intorno a sé…
Non ho voluto correre rischi. Sono tornato lentamente indietro, ho guardato intorno a me e sono subito rientrato nell’edificio.
Ho chiesto a un collega di venire con me, e solo in due, restando vigili, siamo riusciti a togliere il filo e andare via in sicurezza.
Da quel giorno faccio molta più attenzione all’ambiente che mi circonda.
Un dettaglio piccolo come un filo sulla maniglia può essere un segnale d’allarme. E lo dico sinceramente: se mai vedete qualcosa di strano sulla vostra auto, non avvicinatevi da soli. Chiedete aiuto. Non supponete mai che sia “niente”.
