Una mattina d’inverno ❄️, mentre vagabondavo in un mercatino delle pulci, i miei occhi si sono posati su una vecchia sedia in noce, datata prima del 1860. La sua schiena asimmetrica e il suo fascino d’altri tempi mi hanno parlato immediatamente. 💬 Per una somma modica 💰 l’ho portata a casa, convinta che non fosse solo un mobile… ma un frammento di storia. 📜 Il risultato della sua trasformazione si trova alla fine dell’articolo ⬇⬇⬇⬇⬇.
Il suo stato lasciava a desiderare: imbottitura in crine, molle usurate, piedi accorciati, vernice danneggiata… ma io vedevo solo il suo potenziale. 🔨✨
Con il mio compagno, un falegname 🛠️, abbiamo rinforzato le giunzioni, allungato i piedi, rimosso centinaia di chiodi forgiati a mano e curato ogni dettaglio con rispetto. 🙏
Niente vernice lucida ✋: ho scelto un olio trasparente che lascia respirare il legno e racconta la sua storia. Il tessuto? Sobrio, elegante, fedele all’epoca. ✂️
Le cinghie di juta, le molle, l’imbottitura in crine vegetale 🌿: tutto è stato rifatto secondo la tradizione, pezzo per pezzo, a mano. 🧵
Oggi, questa sedia troneggia fiera nel mio salotto 🏡. Non ha più solo una funzione… ha un’anima. 💫
Restaurare non significa solo riparare. Significa ascoltare il passato, onorare i gesti antichi e dare a un oggetto una seconda possibilità, piena di amore e storia. 💞