— Guarda, si muovono, sono vivi! — ha urlato. 😯
Io e la mia ragazza volevamo solo rilassarci un po’. Una serata tranquilla, senza sorprese, lontana dalla frenesia quotidiana. Avevamo scelto un ristorantino rinomato nel centro città — atmosfera soffusa, luci tenui, musica rilassante, piatti salutari… il tipo di posto perfetto per staccare.
Lei aveva ordinato un’insalata con avocado, quinoa e lattuga, ben presentata, ricca di colori e freschezza. Il classico piatto che ti fa venire voglia di mangiare sano. La stavo prendendo in giro per le sue scelte “green”, quando all’improvviso si è immobilizzata, con la forchetta sospesa a mezz’aria.
— Guarda… — ha sussurrato, indicando discretamente il suo piatto.
A prima vista, nulla di strano. Minuscoli puntini neri cospargevano le foglie. Semi di chia? Probabile. Si vedono ovunque ultimamente. Ma qualcosa non andava.
Ha avvicinato il piatto. Mi sono chinata. E lì… quei puntini 😯… si muovevano.
Abbiamo chiamato il personale, ma quello che abbiamo scoperto dopo ci ha profondamente scioccate. 😯
Prima di mangiare qualcosa, fate attenzione.
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Minuscoli, quasi invisibili a occhio nudo, piccoli grumi traslucidi con un punto nero al centro si agitavano sulle foglie.
Non riuscivamo a crederci. Lo stomaco mi si è rivoltato. Davanti a noi c’erano… uova di insetti. Vive.
Il silenzio è stato rotto da un grido soffocato. I camerieri si sono precipitati, visibilmente confusi, balbettando spiegazioni vaghe.
Non abbiamo voluto rischiare. Abbiamo chiamato i soccorsi.
Destinazione ospedale. Esami, trattamento preventivo, riposo forzato. Nessun pericolo immediato, fortunatamente, ma uno stress difficile da spiegare.
Non sapevamo se lei ne avesse ingerite. Non sapevamo nemmeno a quale tipo di insetto appartenessero.
Il ristorante ha parlato di una “contaminazione accidentale” e ha promesso un’indagine interna. Ma una cosa del genere non si cancella con delle scuse.
Da quella sera, anche una semplice ciotola d’insalata ci fa venire l’ansia. E i semi di chia? Basta vederli per perdere l’appetito.
Quella che doveva essere una pausa dolce e tranquilla è diventata un’esperienza che non dimenticheremo mai.
A volte, l’orrore si nasconde nei dettagli più minuscoli…

